Informazioni personali

venerdì 20 maggio 2011

'Diritto del lavoro tuteli i deboli'

Messaggio a Camusso in occasione della commemorazione di Massimo D'Antona


ROMA  - "Oggi più che mai occorre un diritto del lavoro 'inclusivo' ed equo, attento alla tutela dei diritti della parte più debole contrattualmente e alla riaffermazione rigorosa dei relativi doveri per salvaguardare insieme crescita economica e coesione sociale". Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alla leader Cgil Susanna Camusso in occasione della commemorazione del giuslavorista  Massimo D'Antona a 12 anni dal suo assassinio. "Si conferma - afferma Napolitano - a tal fine l'esigenza, intuita per tempo da D'Antona di un arricchimento della progettualità delle organizzazioni sindacali proprio al fine di rafforza l'indispensabile capacità di rappresentanza unitaria del mondo del lavoro".
PAGO' CON VITA COERENZA IN RIFORMISMO  - "Con autentico e profondo spirito riformista, seppe guardare con attenzione alle trasformazioni che stavano maturando nel mondo del lavoro e ai processi di globalizzazione delle attività economiche, ponendo sempre al centro di ogni sua attività i valori costituzionali della promozione del lavoro e della dignità del lavoratore in questo nuovo contesto". Così Napolitano, ricorda il giuslavorista Massimo D'Antona. "Massimo D'Antona - afferma Napolitano - ha pagato con la vita, per il folle, criminale accanimento del terrorismo brigatista contro personalità della cultura riformista, la sua coerenza nella ricerca di innovazioni responsabili e graduali e di un diverso equilibrio tra legislazione e contraffazione, in grado di promuovere più serene e feconde relazioni industriali, assieme a nuove forme di partecipazione alle scelte aziendali". Perciò, osserva il capo dello Stato, D'Antona "parla a tutti noi ancora oggi con il suo prezioso lascito scientifico e morale, che nessun delirio estremista potrà mai cancellare".


domenica 17 aprile 2011

sabato 16 aprile 2011

VITTORIO: "RESTIAMO UMANI"

GAZA CITY (PALESTINA) - Restiamo umani. Vittorio si firmava così. Quando mandava un articolo - si legge su Peacereporter.it, una delle diverse testate per cui scriveva - ad accompagnarlo c'era sempre un sms: "Pezzo in arrivo, hermano". Il suo account facebook è una finestra aperta sul cielo di Gaza, sulla vita da reclusi dei palestinesi della Striscia. Vittorio aveva scelto di vivere a Gaza tre anni fa. Con il popolo palestinese aveva deciso di condividere un'esistenza difficile. Tra continui bombardamenti, distruzioni e vittime. L'immagine del suo profilo facebook lo ritrae insieme a un bambino palestinese. A loro, prime vittime di una "guerra invisibile per la sopravvivenza" come la definisce sul suo blog, dedica molti dei suoi "diari di guerra". L'ultimo sms, si legge ancora su Paecereporter l’aveva spedito qualche giorno fa. "Vado a comprare il pane, hermano, che bombardano". La normalità di chi vive nella Striscia.

LE MINACCE. Era un’attivista instancabile per i diritti umani dell'International Solidarity Movement che più volte ha partecipato ad azioni e campagne radicali in favore della popolazione della Striscia dove vive da tre anni. Due anni fa era stato minacciato di morte da un sito statunitense di estrema destra. Lo aveva rivelato lui stesso sul suo blog "guerrillaradio". Sul sito stoptheism.com, nato proprio per combattere il movimento di Arrigoni International Solidarity Movement, veniva indicato come bersaglio numero uno per le forze armate israeliane, con tanto di foto e dettagli che permettevono di identificarlo, come un tatuaggio sulla spalla. Era stato anche arrestato il 18 novembre 2008, insieme a un cittadino americano e un britannico, tutti membri del Movimento di Solidarietà Internazionale (Ism) e a 14 pescatori palestinesi, da un guardacoste della marina israeliana vicino alla costa di Gaza. Secondo i militari, i pacifisti e i pescatori erano a bordo di tre pescherecci che si trovavano al di fuori della zona di pesca autorizzata dalle autorità israeliane.

TRA I PACIFISTI A BORDO DELLA "FREE GAZA". Ancora prima, il 16 settembre dello stesso anno, il volontario era stato lievemente ferito mentre, insieme con una collega, aveva accompagnato in mare i pescatori. Vittorio era tra i pacifisti a bordo delle imbarcazioni della missione internazionale "Free Gaza", diretta nell'agosto 2008 verso le coste della Striscia nel tentativo di forzare il blocco israeliano portando aiuti umanitari. "Restiamo umani" è anche il titolo di un libro  scritto sull'assedio di Gaza da parte degli israeliani. In quelle pagine Vittorio ha ricostruito le "tre settimane di massacro" subite dai palestinesi dal punto di vista dei pacifisti.




Vittorio: "Restiamo Umani"
Vittorio insieme ai bambini palestinesi


by  Kata 

martedì 12 aprile 2011

TATOO BELLI Ma dannosi

Fare un tatuaggio può sicuramente comportare dei rischi .Evangelista Sagnelli, presidente della Società italiana malattie infettive e tropicali afferma «Tutto quello che supera la barriera della cute deve essere sterilizzato e la cute stessa, prima di queste operazioni, deve essere preparata adeguatamente, eliminando ogni microrganismo che potrebbe entrare in circolo e creare danni, anche seri. Non bisogna però criminalizzare il tatuaggio che fatto in modo serio e accurato, rispettando le regole d’igiene, non comporta veri rischi».
Di certo ci sono molti fattori da valutare quando si decide di incidere per il resto della propria vita qualcosa sulla pelle ed il primo passo da compiere è quello di smetterla di vedere il tatuaggio come un’innocua macchia.


                                 Elson-fiatella
                                 Palladiusca


sabato 9 aprile 2011

INFEZIONE DA PIERCING

Un piercing al naso le ha deturpato il viso. Ora Marilena, 14 anni, dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico, dopo l'infezione devastante che le ha distrutto i seni mascellari e le ha sciolto la cartilagine. La storia comincia nello scorso marzo, a Cardito, comune a nord di Napoli. La ragazzina si fa fare un piercing senza dire nulla ai genitori. Ma dopo pochi giorni si sente male e i medici le diagnosticano un'infezione da stafilococco. Ora è polemica sulle condizioni igieniche in cui vengono fatti i piercing.
Marilena voleva un piercing come quello delle amiche. "Ma ora al posto del naso ha due buchi", racconta Mariano Marmo, il medico che guida il servizio di terapia iperbarica all'ospedale Cardarelli di Napoli, dove la ragazzina di 14 anni si trova da otto giorni. Un'infezione da stafilococco le ha distrutto i seni mascellari e le ha sciolto la cartilagine. È stato necessario intervenire con dei lavaggi, ma non c'è ancora la certezza d'aver sterminato il batterio, immune a molti degli antibiotici in commercio. Nei prossimi dieci giorni Marilena resterà sotto osservazione e per almeno un mese dovrà essere sottoposta a continue Tac. L'ultimo passaggio sarà un intervento di chirurgia plastica, per la ricostruzione completa del setto nasale e dei lineamenti delicati della ragazzina.
Tutto comincia con un piercing clandestino. Quando, a marzo, Marilena decide di imitare molte delle sue compagne delle scuole medie di Cardito, un comune a nord di Napoli, i genitori non sanno nulla. Neppure quando lei rientra a casa scoprono la verità. La ragazzina racconta che quel brillantino sul naso non è infilato in un buco, ma si regge grazie a una calamita. Però scoppia la febbre alta, poi spunta il tremore, e alla fine diventa urgente il ricovero in ospedale.

SE PROPRIO VOLETE FARVI DEI PIERCING ANDATE IN LUOGHI SOTTOPOSTI A CONTROLLO DELLA FINANZA.




                              by ELSON-FIATELLA
                                    ANDRY-DJ
                                        PALLADIUSCA


lunedì 4 aprile 2011

Amicizie virtuali VS Amicizie reali

Cosa intendete voi per amicizia virtuale??? Io penso innanzitutto che non sia un'amicizia: è solo un rapporto semplice, un rapporto che si crea chattando ...  Magari a volte, a causa della scarsità delle amicizie vere, si prova a creare quasi un contrappeso ed ecco che si inizia a parlare di "amico/a", "amicizia"!!! mah... perchè affidarsi a persone di cui nemmeno ne conosciamo l'identità, oppure sappiamo solo quelle poche cose che ci ha detto di lui???  E' una cosa ridicola... E l'amicizia vera dov'è??? la freddezza di quel confronto su un monitor, l'usarsi a vicenda quando si ha bisogno di sfogarsi... non è vera amicizia. La vera amicizia si instaura giorno per giorno, si condividono i piccoli momenti, si condividono le emozioni, i sentimenti, i dolori... vi si conoscono i difetti, i pregi... e tutto questo vivendo insieme, stando vicini... Pensate che eliminare un contatto da facebook, msn, netlog (e chi più ne ha più ne metta), sia un "tradimento"??? No, questo è l'unica cosa giusta che si potrebbe fare,  anche se potremmo anche non accettare quelle "amicizie". Sicuramente ognuno di noi è stato tradito nella REALTA' , ognuno di noi è stato ferito, ma questo ci ha aiutati a scegliere e trovare le "VERE AMICIZIE". E' nella realtà che condividiamo con i nostri amici un pezzo della nostra vita, non nella freddezza virtuale...  

...CmC...      

sabato 2 aprile 2011

Amicizie Pericolose...

Un giorno, mentre stavo su FACEBOOK, un ragazzo di venti anni mi contattò chiedendomi di inviargli delle foto in cui mostravo il mio corpo.
Così senza dargli nessuna risposta, lo segnalai e lo rimossi dagli amici.
Questa esperienza mi ha fatto capire che non bisogna mai accettare amicizie di persone che non si conoscono.

By CDC

martedì 29 marzo 2011

Usare Facebook per spacciare hashish.......

Facebook come veicolo di comunicazione dei pusher.
E’ accaduto in Italia, con molta probabilità il primo caso accertato, ma siamo sicuri che non resterà isolato, atteso l’uso “illegale” che si fa del social, accanto a quello più nobile e giocoso proprio e tipico dei social.
Una ragazza, meno che ventenne, di Todi è stata arrestata in quanto accertato che la stessa avrebbe usato il popolare Social per spacciare stupefacenti.
La giovane in questione, stando alle indagini degli inquirenti, avrebbe venduto enormi quantità di hashish ai propri compagni di scuola, usando il social e la connettività globale per stabilire quantità, prezzi e modalità di consegna.
Sarebbe interessante sapere se la stessa, ed i suoi clienti, fossero soliti usare delle frasi in codice o meno, perché qualora non le avessero usate non so se esserne contento o meno.
Pensate un po’ se avessero comunicato “in chiaro”, sicuramente sarebbe stata una ingenuità da parte dei ragazzini, ma anche il fallimento di una qualsiasi forma di “paura dell’illegalità” e della dialettica illecito-pena, parlare di delitto e castigo mi sembra un tantino eccessivo.
Ma la considerazione resta in merito allo svuotamento del concetto di Legalità, Stato e Istituzioni.
La ragazza spacciava hashish.      

                                                                                                       SANS

Pubblicazione dei dati personali.. Un pericolo?

La questione di oggi non riguarda più di tanto la privacy, ma proprio l’utilizzo improprio che può fare un malintenzionato che entra in possesso dei vostri dati incautamente pubblicati su internet. Vediamo intanto quali sono gli utilizzi che una persona disonesta può fare dei dati altrui reperiti in rete:
Identità completa: Beh, nel caso in cui venga trovata un’identità completa è ovvio che può essere usata come falsa identità per vari scopi, ad esempio la vendità fraudolenta di oggetti su Ebay.
Email: Questa è l’informazione sicuramente più esposta a rischi, tramite lei può essere fatto un tentativo di scoprire la password d’accesso per vedere se nelle email ricevute o inviate ci sono dati sensibili come numeri di carte di credito e simili.
Numero di telefono: Il numero di telefono può essere utilizzato per infastidirvi, soprattutto se inserito in discussioni come forum, blog, ecc dove altri hanno idee in contrasto con la vostra.
Numero della Poetepay o altre carte prepagate: negli ultimi anni la postepay assieme ad altre carte prepagate ha spopolato, e spesso viene utilizzata anche per usi diversi dalla quale è stata creata, ad esempio per ricevere pagamenti. Il numero di queste carte prepagate viene pubblicato con molta facilità, senza rendersi conto che quando si paga online con la Postepay non viene chiesto il PIN ma solo il numero e la data di scadenza e i mesi dell’anno non sono moltissimi quindi.. non aggiungo altro. Ovviamente in questo caso può essere utilizzata la vostra carta prepagata per fare acquisti online.
COME FANNO A TROVARE I NOSTRI DATI?
Le persone che vanno a caccia di questi dati e li sanno utilizzare sono criminali, cioè fanno quello di professione, non visitano manualmente un sito alla volta alla ricerca di quello che gli interessa. Esistono dei software che una volta impostati sono in grado di visitare automaticamente migliaia di siti e pagine estraendo le informazioni cercate. Quindi non pensate al ragazzino che si diverte a fare l’Hacker, dietro c’è ben altro, le vostre informazione possono essere trovate in qualsiasi sito di accesso pubblico anche se non’è molto famoso.
CONCLUSIONE:
Se si vogliono evitare spiacevoli conseguenze vi basta non pubblicare i vostri dati personali su pagine web pubbliche, se dovete comunicarli fatelo via mail inviandoli solamente ai destinatari, oppure utilizzando i messaggi personali se parliamo di forum o chat.

                                                                By
-------------------------------------------------------->>Enry DJ<<------------------------------------------------------

Problemi su FACEBOOK

uno dei problemi su facebook è quello sociale, due esempi  pratici sono:
un ragazzo di 18 anni è stato accoltellato da un suo compagno solo per aver contattato la sua ex su facebook oppure come lo stupro successo ad aprile ai danni di una 14enne da parte di un noto comico 33enne di Milano......proprio per questo il anche il presidente Obama ha messo in guardia i giovani americani....un consiglio: STATE MOLTO ATTENTI.......
    
              Banana-joe
              Elson-fiatella

PASSWORD SICURE

Dopo l'incontro con la polizia postale ci siamo accorti che per non fare accedere sconosciuti al nostro computer dobbiamo inserire password di almeno otto caratteri inserendo anche caratteri più complicati come ad es. la @ oppure ! o ^ o molti altri caratteri di questo genere......


                     elson-fiatella
                     banana-Joe

sabato 26 marzo 2011

Fidarsi è bene, non fidarsi......

Nell'estate scorsa, mentre ero su Facebook, un uomo trentenne del mio paese mi ha inviato la richiesta di amicizia. Io l'ho accettata e così ha iniziato a scrivermi in chat, chiedendomi della mia vita.
All'inizio lo sentivo molto spesso e stavamo creando un rapporto di amicizia. Lui era molto simpatico e mi faceva divertire con le sue battute.
Dopo un pò di tempo, ha iniziato ad usare un linguaggio poco adatto, a dir poco volgare.
Un giorno mi ha detto di aver voglia di passare una serata con me, ma in quel momento entrò in camera mio cugino che è un carabiniere. Leggendo cosa mi aveva scritto in chat, mi disse che l'avrebbe denunciato, e così è stato ed ora è ancora aperta la causa.
Poi una sera, mentre ero in giro con i miei amici, lui mi ha chiamata in disparte e io come una stupida sono andata da lui. Stando in un posto isolato nessuno si è accorto che lui aveva iniziato ad allungare le mani fino a quando ho urlato e i miei amici sono subito corsi ad aiutarmi. Dopo averlo mandato via hanno informato i miei familiari dell'accaduto e mio fratello ha discusso a lungo con lui.



                                                                                                                              LOLLY

Messaggi virus su Facebook


Ultimamente sul social network Facebook sta girando un messaggio-virus che si presenta sotto forma di link che ci viene inviato tramite chat da amici che già hanno contratto il virus.
Vi raccomandiamo, per la salute del vostro pc, di non aprire mai dei link con caratteri strani di cui non sappiamo
Nel caso avete cliccato su questi tipi di link vi raccomandiamo di fare un scansione virus sul vostro pc e di eliminare i cookie.


Per dubbi o informazioni rispondete a questo post con le vostre domande.


                                                                    AndryDJ
                                                                    Elson-Fiatella
                                                                    Palladiusca



La mafia, un gioco a rischio di vita

La mafia è un'associazione criminale che si avvale di un vasto apparato organizzativo, la sua forza è nella capacità offensiva dovuta anche alla partecipazione di molta gente che in essa trova protezione, sostetamento e lavoro in cambio di fedeltà assoluta e silenzio.
È proprio grazie al silenzio, la cosiddetta omertà, che la mafia è riuscita a ramificarsi sempre più. La gente,intimorita dai comportamenti degli esponenti mafiosi, prederisce stare in silenzio e non denunciare quello che succede.
Queste associazioni sono radificate in specifici territori, mafia in Sicilia, 'ndrangheta in Calabria , la camorra in Campania e la sacra corona unita in Puglia.
La mafia è storicamente radicata in Sicilia e gestisce il racket delle estorsioni e il commercio di sostanze stupefacenti anche a livello internazionale. Il massimo guadagno arriva dalle vincite di appalti pubblici che la mafia controlla mediante minacce alle aziende edili che partecipano alle gare e hanno l'obbiettivo di vincerle per accrescere maggiormente il territorio criminale. Per questo motivo la mafia intreccia rapporti con la politica facendo pressioni dirette e indirette sugli amministratori locali ed è anche in grado di condizionare il voto degli elettori.
'ndrangheta e camorra agiscono in maniera simile ma hanno un'organizzazione meno gerarchica infatti hanno più influenza le famiglie organizzate a loro volta in clan. Ma davanti a questo la nostra amata Italia non chiude gli occhi infatti lo stato combatte la mafia utilizzando una particolare strategia giudiziaria che ha avuto maggior successo grazie a tutti coloro che hanno scelto di pentirsi e collaborare con le amministrazioni giudiziarie al posto di marcire in un carcere duro per mafiosi.
Coloro che si pentono diventano dichiaranti del PM e, se nel caso le affermazioni fatte fossero vere , gli vengono garantiti alcuni benefici:
-sconti di pena;
-nuova identità;
-sostegno economico;
-trasferimento in un'altra località segreta.
Grazie alle dichiarazioni di alcuni pentiti è stato possibile riasalire ed arrestare molti dei più importanti mafiosi tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano.
Coloro che vengono condannati scontano un regime carcerario duro e vivono in una situazione di isolamento totale.
Come diceva Falcone ”la mafia non è affatto invincibile, è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.”
Noi condividiamo in parte il pensiero di Giovanni Falcone perchè pensiamo che non dobbiamo far si che la mafia muoia da sola perchè siamo convinti che questo non accadrà mai, perciò sarebbe giusto se tutti coloro che sono coinvolti in questo “pericoloso gioco” abbiano il coraggio di affrontare la situazione denunciando i sopprusi a cui vengono sottoposti anche a costo della propria vita, come hanno fatto tente persone in passato, uscendo “vincitori dal gioco.

ang_iacob